Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me


I Quaderni del 1943 - Maria Valtorta
26 luglio 1943

Gesù è instancabile nel chiamarci con voce di amore per attirarci al Suo amore che salva, e soffre per l'odio che coltiviamo e che ci porta alla rovina.
Più perdoniamo e più saremo perdonati.

Dice Gesù:

«Io sono la Voce del Padre mossa dall’Amore.

Come un fiume dilago sul mondo e vengo a cercarvi ad uno ad uno per impregnarvi di Me.

Come instancabile pastore Io corro dietro alle mie pecorelle chiamandole con voce d’amore, e quando riesco a radunarne molte dimentico ogni fatica nella gioia di avervi intorno a Me.

Uso tutte le arti dell’amore per attirarvi al mio amore che salva.

Né, lo ripeto[177], mi peserebbe il risoffrire la Passione, e anche più inacerbita nel supplizio, se ciò valesse a radunarvi tutti nel mio ovile.

Ma fuori del medesimo sibila la seduzione e molti dei miei figli escono per seguirla.
Troppi!

Non finirò mai di dirlo che questo è il mio dolore. Quando vengono queste ore, in cui anche i migliori macchiano il loro esser migliori con lievito d’o­dio, Io soffro tanto.

Poiché vorrei che foste penetrati di Me al punto di non scendere a livore d’odio verso chicchessia. L’odio è la vostra rovina e voi ne fate la vostra dottrina, poveri figli che non conoscete più le dolci erbe del perdono.

Molto sarà perdonato[178] a chi molto ama e perdona.

Molto, tutto anche, se il vostro perdono sarà assoluto.

Non vi pare d’avere bisogno del perdono di Dio?
Sì.

In verità vi dico che avete bisogno tutti d’essere perdonati settanta volte sette, e che il vostro Dio sta col perdono per voi fra le sue mani divine in attesa che voi lo meritiate con la vostra misericordia, perché Dio vuole il vostro bene.

Io ve lo dico che sono la Voce del Padre e parlo in suo nome.

Io ve lo dico che sono Colui al quale ogni giudizio è deferito dal Padre.

È detto[179]:
“Si fa più festa in Cielo per un peccatore che si converte che per dieci giusti che restano nel Signore”.

Ma Io vi dico che triplice, che decupla festa si farà in Cielo per un mio figlio che sa perdonare come Io seppi, e che quel perdono porta sulla Terra la benedizione di Dio. E solo Io so di quanta benedizione avete bisogno per allontanare i castighi incombenti.
»

[177]
lo ripeto, perché lo ha già detto il 23 aprile.

[178]
Molto sarà perdonato…, come in Luca 7, 47; perdonati settanta volte sette, come in Matteo 18, 21-22; sono Colui al quale ogni giudizio è deferito dal Padre, come in Giovanni 5, 22.27.

[179]
E’ detto in Luca 15, 7 (vi si legge, però, non dieci ma novantanove giusti).